lunedì 16 aprile 2012

SCAVI DI OSTIA ANTICA: 'LA ROVINA DELLE ROVINE'

Il segno di Ostia Antica che rovina: un busto in cartongesso, rotto e abbandonato a terra vicino al Teatro, usato per le riprese della costosa puntata di Ulisse di fine marzo scorso. Giorno dopo giorno, senza la necessaria manutenzione ordinaria, gli 80 ettari della città romana perdono la loro dignità. Per tale motivo, sabato 21 aprile alle ore 10:00, Natale di Roma, condurremo una visita guidata totalmente gratuita all'interno dell'area archeologica dal titolo 'La rovina delle rovine' per sensibilizzare l'opinione pubblica in occasione della Settimana dei Beni Culturali. Pochissimi soldi e assenza di personale specializzato. I mosaici, per esempio, hanno un solo restauratore sui 15 necessari, motivo per cui quello famoso che ha dato il nome alle Terme del Nettuno è coperto da più di 1 anno da un antiestetico telo impermeabile e traspirante, usato in edilizia. Cosa dire dell'erba infestante, dei pannelli illustrativi rovinati, di quel poco d'impianto illuminante, pericoloso, con fili scoperti, o degli intonaci affrescati che cadono a pezzi? Senza contare l'impossibilità di visita per chi ha disabilità motorie o le centinaia di ambienti chiusi tra cui spicca l'interminabile cantiere del Mitreo delle Pareti Dipinte: costato 45mila euro, doveva essere consegnato a giugno 2011. Per la manutenzione ordinaria gli scavi possono contare su neanche 200mila euro all'anno quando ne servirebbero dieci volte di più. A nulla è servito l'accorpamento con la Soprintendenza di Roma nè l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2009, n.3747, che, rilevando un avanzato dissesto del patrimonio archeologico, ha assegnato alla Protezione Civile la delega per la realizzazione degli interventi nelle aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica. Nulla è stato fatto, se non l'intervento nr.55 presso il Teatro di Ostia "consolidamento e restauro dei fornici, nuovi bagni" (€ 253.089,70), bagni oggi che sono chiusi al pubblico.
Sabato 21 aprile mostreremo tutto questo, ben lontano dalla finzione cinematografica, concludendo l'itinerario presso il Mitreo di Felicissimo e le Terme del Nuotatore, entrambi in pessime condizioni di conservazione.

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